
Negli ultimi anni, la Dieta Mediterranea (DM) ha consolidato la sua reputazione non solo come patrimonio culturale, ma anche come un ottimo modello nutrizionale ampiamente supportato dalla ricerca scientifica. Sulla base delle evidenze più recenti, sono state pubblicate dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) le nuove linee guida sulla DM che ora rappresentano un punto di riferimento cruciale per la pratica clinica nutrizionale (1). Integrare questi principi nella routine quotidiana offre ai pazienti una strategia alimentare efficace, culturalmente accessibile e basata sulle migliori evidenze scientifiche disponibili.
Nella DM si privilegiano frutta, verdura, legumi, cereali e olio extravergine di oliva come fonte di grassi vegetali, integrando in modo equilibrato anche alimenti di origine animale. Tuttavia, non si limita a essere un semplice modello alimentare, ma rappresenta un approccio più ampio che valorizza la stagionalità dei prodotti, la convivialità e uno stile di vita attivo.
Le raccomandazioni principali delle linee guida sulla Dieta Mediterranea
Il documento presenta 81 raccomandazioni (1), accompagnate da un’indicazione del grado di solidità delle prove scientifiche esaminate, che esplorano l’impatto della DM su:
- Salute cardiovascolare: la DM si conferma un prezioso alleato nella prevenzione e nella gestione delle malattie cardiovascolari, con un’efficacia particolarmente rilevante nei soggetti ad alto rischio. In questo ambito, emerge con forza il suo contributo nella riduzione dell’incidenza di patologie come ictus e TIA (Attacchi Ischemici Transitori).
- Oncologia e prevenzione dei tumori: l’adesione alla DM è associata a una minore incidenza e mortalità tumorale, in particolare del tratto gastrointestinale, mammella, prostata, testa-collo.
- Salute metabolica e peso corporeo: numerose raccomandazioni evidenziano i benefici della DM per la prevenzione e il trattamento del diabete di tipo 2 e della sindrome metabolica. Favorisce inoltre il controllo del peso, riducendo l’incidenza di sovrappeso e obesità.
- Funzione cognitiva e salute mentale: sono emerse evidenze, seppur deboli, sul ruolo protettivo nei confronti di disturbi neurologici e psichiatrici, contribuendo alla riduzione dell’incidenza della malattia di Alzheimer e Parkinson, così come la prevalenza di ansia e depressione.
Le linee guida appena pubblicate confermano la DM come uno strumento fondamentale per la prevenzione e la gestione di molteplici patologie, offrendo benefici significativi per la salute cardiovascolare, oncologica e metabolica. Tuttavia nei paesi del mediterraneo, la sua adozione è in calo (2-3), per questo è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e favorire politiche che rendano più accessibili i principi di questo modello nutrizionale, garantendo a tutti i benefici di una dieta sana e sostenibile.
- Istituto Superiore di Sanità. (2025). La Dieta Mediterranea. Sistema Nazionale Linee Guida.
- Cardamone E, Iacoponi F, Di Benedetto R, et al. Adherence to Mediterranean Diet and its main determinants in a sample of Italian adults: results from the ARIANNA cross-sectional survey. Front Nutr. 2024;11:1346455. Published 2024 Feb 27. doi:10.3389/fnut.2024.1346455
- Kyriacou A, Evans JM, Economides N, Kyriacou A. Adherence to the Mediterranean diet by the Greek and Cypriot population: a systematic review. Eur J Public Health. 2015;25(6):1012-1018. doi:10.1093/eurpub/ckv124