Uno studio prospettico ha esaminato 18.991 soggetti italiani e la loro affinità alla dieta mediterranea. Per maggiori punteggi di “mediterraneità della dieta” il rischio cardiovascolare si abbassa in maniera significativa, ma solo nei soggetti con status socio-economico (livello di istruzione e reddito) più alto. Non basterebbe semplicemente seguire un modello dietetico, ma sarebbe la qualità degli alimenti assunti a fare la vera differenza. I dati evidenziano che le persone più benestanti e istruite assumono maggiori quantità di antiossidanti, polifenoli, acidi grassi, micronutrienti, prodotti biologici e prodotti integrali. Si tratta del primo studio a mettere in evidenza una simile relazione.
Bonaccio M, Di Castelnuovo A, Pounis G, Costanzo S, Persichillo M, Cerletti C, Donati MB, De Gaetano G, Iacoviello L, on behalf of the Moli-sani Study Investigators (2017). High adherence to the Mediterranean diet is associated with cardiovascular protection in higher but not in lower socioeconomic groups: prospective findings from the Moli-sani study. International Journal of Epidemiology.