La dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) si riconferma l’approccio dietetico preferibile nel trattamento dell’ipertensione e del rischio cardiovascolare. È quanto affermato durante l’ultima Hypertension Scientific Sessions 2022 dell’American Heart Association dove emerge proprio come l’adozione della DASH “possa comportare il maggiore impatto sulla riduzione del rischio cardiaco nelle persone con ipertensione”.
Cos’è la dieta DASH
La Dieta DASH è un regime alimentare basato sulla scelta di specifici alimenti, prediligendone alcuni e riducendone altri, talvolta eliminandoli. Un’impostazione differente rispetto alla Dieta Mediterranea, dove tutto è concesso, seguendo le giuste porzioni e frequenze. Inoltre, non si tratta di una dieta ipocalorica, bensì isocalorica; il suo obiettivo principale, infatti, non è portare a una riduzione del peso (dimagrimento) ma contrastare i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, tra cui in primis l’ipertensione, ma anche i trigliceridi e colesterolo. Siccome il sovrappeso è un noto fattore di rischio, può capitare che la dieta DASH venga prescritta con l’aggiunta di limitazioni dell’introito calorico.
Le principali indicazioni restano in linea con la Dieta Mediterranea, caratterizzate da un alto contenuto di fibre, vitamine, minerali e principi bioattivi (1).
- Consumare in abbondanza verdura e frutta
- Prediligere cereali integrali e legumi
- Ridurre l’assunzione di sodio
- Consumare pesce, pollame, fagioli, noci, oli vegetali e latticini a basso contenuto di grassi
- Limitare gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi, come le carni e i latticini eccessivamente grassi, gli oli a prevalenza di grassi saturi (cocco, palma…)
- Limitare le bevande zuccherate e i dolciumi
Ipertensione e stato dell’arte in Italia
L’ipertensione è una condizione patologica caratterizzata da un’elevata pressione arteriosa che può portare allo sviluppo di problematiche per il sistema cardiovascolare, aumentando così il rischio infarto, ictus, insufficienza renale, ischemia cardiaca e altre complicazioni correlate. Lo squilibrio nutrizionale, legato ad alti valori ematici di colesterolo LDL e all’eccessivo consumo di sodio e zuccheri semplici, è sicuramente tra le principali concause dell’ipertensione (1). I dati italiani non sono incoraggianti: circa il 18% dei giovani, infatti, sembra soffrire di ipertensione con un aumento esponenziale all’avanzare dell’età. Osservando i dati della popolazione over 70 emerge come siano ipertesi oltre il 50% degli italiani (2).
Trattamento dell’ipertensione di stadio 1: la ricerca
L’ipertensione di stadio 1 tende a svilupparsi già in giovane e media età. Secondo le Linee Guida dell’European Society of Cardiology, viene diagnostica in presenza di valori superiori a 140 mm Hg (millimetro di mercurio unità di misura per la pressione) di pressione sistolica (anche definita massima) e superiori a 90 mm Hg di diastolica (anche definita minima)(3).
Nonostante l’ipertensione di stadio 1 non sia un fattore di rischio elevato nella manifestazione di eventi avversi, se non trattata, tende a peggiorare con il passare degli anni, diventando potenzialmente un reale fattore di rischio.
Secondo quanto riportato durante la sessione scientifica, adottare migliorie dello stile di vita (dieta, attività fisica regolare, controllo del peso, astensione dal fumo e dall’alcol) risulta una valida strategia nel trattamento dell’ipertensione, in particolare di stadio 1.
La ricerca esalta i benefici della dieta DASH, stimando come la sua adozione potrebbe portare ad evitare 16.000 eventi cardiovascolari avversi negli uomini e 11.000 nelle donne*. Il regime dietetico in questione permetterebbe di non dover ricorrere al trattamento farmacologico, comportando benefici -anche economici- in termini di salute pubblica (4).
*su una stima di 8.7 milioni di adulti americani di età compresa tra 35-64 anni con ipertensione allo stadio 1
La dieta DASH in pratica
Distribuzione delle categorie di alimenti per un apporto energetico di 2000 kcal (maschio adulto medio) (5):
Alimenti | Frequenza | Porzioni |
Cereali Integrali | 6-8 porzioni al giorno | 1 fetta di pane mezza tazza di riso, pasta o cornflakes |
Verdura | 5 porzioni al giorno | 1 tazza di verdura in foglia cruda ½ tazza di verdura bollita |
Frutta | 5 porzioni al giorno | 1 frutto di media grandezza ¼ di tazza di frutta secca |
Latticini magri | 2-3 porzioni al giorno | 1 yogurt 250 ml di latte |
Carne magra, pesce, uova | 6 o meno al giorno | 1 uovo, 90 g di carne/pesce |
Olio e grassi (insaturi) | 2-3 porzioni al giorno | 1 cucchiaino |
Frutta secca, semi, legumi secchi | 4-5 alla settimana | 2 cucchiai |
Dolci | 5 o meno alla settimana | 1 cucchiaio di zucchero/marmellata 1 bicchiere di bibita |
Sodio | 2.300 mg* al giorno |
*1.500 mg di sodio per una maggiore riduzione dell’ipertensione
Controllo del sodio e Dieta DASH, le evidenze dal passato
Già nel 2017 uno studio (6) indagava sui benefici dell’approccio dietetico DASH combinato a una dieta iposodica. Infatti, sia le diete a basso contenuto di sodio che la DASH sono positivamente note nel trattamento dell’ipertensione fin dagli inizi del nuovo millennio, ma fino ad allora nessuno studio ne aveva valutato l’effetto combinato.
La ricerca ha incluso 412 adulti, per metà donne, in condizioni di pre-ipertensione o ipertensione di primo grado. Si è evidenziato come la dieta DASH combinata a bassi livelli di sodio riesca a garantire una riduzione della pressione sistolica particolarmente significativa, con un effetto sulla riduzione della pressione superiore a quello ottenibile attraverso l’utilizzo di farmaci.
- Linee Guida per una Sana Alimentazione. Crea 2018
- Ipertensione Arteriosa. (2022) Ministero della Salute
- 2018 ESC/ESH
- Kendra D Sims, Pengxiao Wei, Brandon K Bellows, Joanne Penko, Susan Hennessy, Dhruv S Kazi, Ross Boylan, Andrew E Moran and Kirsten Bibbins-Domingo. (2022). Projected Impact Of Non-pharmacologic Management Of Stage 1 Hypertension Among Lower-risk U.s Adults
- DASH Eating Plan. (2021) National Heart, Lung and Blood Institute
- Juraschek, S. P., Miller, E. R., Weaver, C. M., & Appel, L. J. (2017). Effects of Sodium Reduction and the DASH Diet in Relation to Baseline Blood Pressure. Journal of the American College of Cardiology.