L’obesità è una sfida di salute pubblica nella Regione Europea dell’OMS ormai da diversi anni, soprattutto per il suo essere un importante fattore di disabilità, di rischio per le malattie non trasmissibili (NCD) e di morte.
In ragione di ciò, l’OMS ha recentemente pubblicato un rapporto rivolto ai responsabili politici e alle parti interessate per porre rimedio alla situazione, con un occhio di riguardo all’impatto che la pandemia di COVID-19 e gli ambienti alimentari digitali hanno esercitato sull’aggravarsi dell’obesità nei diversi Paesi.
Obesità: overview europea al 2022
Il sovrappeso e l’obesità hanno raggiunto proporzioni epidemiche nella Regione Europea dell’OMS, colpendo quasi il 60% degli adulti. Anche i bambini ne sono colpiti, con il 7,9% dei bambini sotto i 5 anni e un bambino su tre in età scolare che soffre di sovrappeso o obesità. La prevalenza diminuisce temporaneamente in quelli di età compresa tra 10 e 19 anni, dove “solo” uno su quattro vive con sovrappeso o obesità.
Sono stati aumenti esponenziali quelli degli ultimi anni circa la prevalenza di sovrappeso e obesità nella Regione Europea dell’OMS, e nessuno Stato membro sembra essere sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di arrestare l’aumento dell’obesità entro il 2025.
Obesità: quali le cause principali di sviluppo?
Secondo quanto recentemente pubblicato nel rapporto, i meccanismi ritenuti responsabili dello sviluppo dell’obesità sono due: in primis lo sviluppo di obesità a partire da un’esposizione preconcezionale e gestazionale; in secondo luogo, invece, l’esposizione a fattori di rischio modificabili nel corso della vita quali, ad esempio, diete malsane e inattività fisica guidate dall’esposizione a fattori ambientali obesogeni fisici e digitali. A tal proposito, la diffusione mondiale della pandemia di COVID-19 ha avuto un profondo impatto sugli individui, sui sistemi sanitari e sulle interazioni sociali.
Obesità: come hanno influito gli ambienti digitali e la pandemia?
Le persone che vivono con sovrappeso e obesità sono state maggiormente colpite dalle conseguenze della pandemia di COVID-19. Le misure impiegate per contenere il virus, compresi i periodi di limitazione dei movimenti, di allontanamento sociale e di autoisolamento, hanno infatti portato a cambiamenti sociali significativi.
L’aumento dell’isolamento sociale, la reclusione in casa e le difficoltà finanziarie, infatti, sembrano portare frequentemente a una risposta di stress psicosociale, che a sua volta può aumentare l’assunzione di energia sotto forma di comportamenti alimentari impulsivi.
È importante ricordare che anche periodi di breve durata di assunzione di energia in eccesso possono avere conseguenze negative durature sul peso e sulla salute metabolica.
Unitamente a ciò si è assistito a un’espansione di quelli che vengono definiti ambienti alimentari digitali, ovvero ambienti online attraverso cui sono diretti i flussi di servizi e informazioni che possono influenzare le scelte e i comportamenti alimentari delle persone. Questi ambienti comprendono diversi elementi, tra cui i social media, gli interventi digitali di promozione della salute, il marketing alimentare digitale e la vendita online di prodotti alimentari. Nel contesto della pandemia, ad esempio, l’industria alimentare ha promosso notevolmente alcuni dei suoi prodotti, tra cui alcol, bevande zuccherate e alimenti confezionati dalla lunga shelf-life. Questo è stato possibile anche attraverso l’impiego di promozioni marketing legate alla consegna a domicilio e al drive-through, limitando ulteriormente i pochi momenti di movimento concessi e lasciando spazio all’interpretazione degli ambienti digitali come potenzialmente “obesogeni”.
Gli ambienti alimentari digitali stanno influenzando l’accessibilità, la desiderabilità, il prezzo e la convenienza del cibo nella Regione Europea dell’OMS. Tuttavia, questa è una sottocomponente relativamente poco studiata e sfaccettata degli ambienti alimentari. Le tecnologie digitali non sono necessariamente una minaccia per la salute pubblica; piuttosto, la questione è come la tecnologia viene utilizzata , ciò che viene pubblicizzato e come il contenuto delle pubblicità è compreso, e ciò che è disponibile sulle piattaforme digitali che possono contribuire ad ambienti alimentari digitali obesogeni o auspicabilmente non obesogeni.
1. WHO Regional Office for Europe. (2022). WHO European Regional Obesity Report 2022. Copenaghen. Licence: CC BY-NC-SA 3.0 IGO