La pandemia da COVID-19 può aumentare il rischio di ricadute e peggiorare i sintomi di chi soffre di disturbi del comportamento alimentare (DCA), ma anche far insorgere nuovi casi: a lanciare l’allarme l’Istituto Superiore di Sanità in un comunicato pubblicato a maggio 2020 (1). Il problema dei disturbi del comportamento alimentare era già di per sé grave, soprattutto tra adolescenti e giovani donne (2), interessando l’1-5% della popolazione, nel caso della bulimia, e lo 0,2-0,8% per l’anoressia (3), senza contare altri tipi di disturbi.
Come può il COVID-19 influire sui DCA?
I motivi principali sono 4:
- il rischio di ricaduta o peggioramento della patologia:
una delle reazioni più tipiche di questo periodo di emergenza è la paura del contagio, spesso associata alla sensazione di non avere il controllo della situazione; in generale, le imposizioni suscitano in queste persone disagio e rabbia e incrementano il desiderio di non rispettare le regole. Ciò può tradursi in un aumento delle restrizioni alimentari autoimposte – complice anche la limitata possibilità di praticare attività fisica e il conseguente timore di prendere peso – o, viceversa, aumentare gli episodi di alimentazione incontrollata (4). Inoltre, l’isolamento prolungato forza la convivenzacon i familiari e aumenta lo stress, accentuando la severità di potenziali comorbilità psichiatriche (4);
2. l’aumento del rischio di infezione da COVID-19 tra chi soffre di disturbi dell’alimentazione:
i soggetti sottopeso che soffrono di DCA sono più esposti a rischi di infezione, a maggior rischio di complicanze mediche e a maggior rischio di avere un decorso grave (4). La malnutrizione, la riduzione delle riserve di grasso corporeo e l’eventuale malfunzionamento intestinale influenzano infatti la capacità dell’organismo di difendersi dalle infezioni. Anche scarse riserve di carboidrati aumentano il rischio di ipoglicemia nei periodi di stress, mentre altri squilibri metabolici ed elettrolitici possono aumentare il rischio di insufficienza respiratoria e di arresto cardiaco (4);
3. la possibile comparsa di un disturbo dell’alimentazione ex novo o comportamenti di addiction:
la forte pressione emotiva può rendere fragili e portare a perdere il controllo degli impulsi e la ricerca di un appagamento nel corso di uno stress da isolamento prolungato può avvenire non solo attraverso il fumo, l’alcol, gli psicofarmaci, le droghe, ma anche attraverso il cibo (4);
4. l’inadeguatezza dell’offerta di trattamenti psicologici e psichiatrici nel corso dell’emergenza COVID-19:
l’impossibilità di garantire condizioni di sicurezza per pazienti e personale sanitario ha portato alla sospensione di molte attività, soprattutto i trattamenti intensivi e la presa in carico dei pazienti in strutture residenziali mediche e psichiatriche, con ricoveri rinviati a data da definire e un elevato rischio di perdere il contatto con il paziente (4).
Tutti questi motivi, insieme alla crescente diffusione dei DCA (4), hanno spinto il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità a rafforzare il progetto Manual (“la MAppatura territoriale dei centri dedicati alla cura dei Disturbi della NUtrizione e dell’Alimentazione, in supporto alle Azioni Centrali del Ministero della Salute”), di recente attivato in collaborazione con il Ministero della Salute, esperti Regionali del settore, società scientifiche e associazioni di settore. L’obiettivo è quello di mappare a livello territoriale i centri dedicati alla cura dei disturbi alimentari e raccogliere dati sull’offerta delle strutture e sui soggetti con disturbi dell’alimentazione, con il fine ultimo di potenziare le informazioni e il supporto offerto ai cittadini (1).
- Istituto Superiore di Sanità (2020). Disturbi dell’alimentazione e COVID-19: rischio ricadute e peggioramento della patologia. Entro l’anno mappatura delle strutture dedicate ai DCA. 6 Maggio 2020. [Cited 2020 May 12].
- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (2019). Dossier delle Linee Guida per una sana alimentazione (Edizione 2018).
- Istituto Superiore di Sanità. Anoressia e bulimia- Aspetti epidemiologici. [Cited 2020 May 12].
- Istituto Superiore di Sanità (2020). Disturbi dell’alimentazione e COVID-19. 6 Maggio 2020. [Cited 2020 May 12].