Il Centro Comune di Ricerca (JRC), una direzione generale della Commissione Europea, ha analizzato la letteratura scientifica sull’etichettatura nutrizionale “front-of-pack” (FOP), ovvero i sistemi come ad esempio il Nutri-Score o l’etichetta a semaforo, evidenziando come questi abbiano il potenziale di guidare i consumatori verso un’alimentazione più salutare e invitando anche i ricercatori ad approfondire le conoscenze in merito (1).
Secondo il Reg. 1169 del 2011, si definisce “etichettatura nutrizionale front-of-pack” l’insieme delle informazioni nutrizionali inserite nel “principale campo visivo” dell’imballaggio di un alimento, la parte dell’etichetta più esposta allo sguardo del consumatore al momento dell’acquisto e che permette di identificare immediatamente il carattere e la natura del prodotto, ripetendo alcune, o tutte, le informazioni dalla dichiarazione nutrizionale obbligatoria o esprimendone il valore nutrizionale (2). Ad oggi sono 6 gli schemi FOP utilizzati in Europa: il Keyhole logo (introdotto per la prima volta in Svezia nel 1989 e in uso specialmente nel nord Europa), il Nutri-Score (in Francia e Belgio), l’Heart Symbol finlandese, il Little Heart sloveno, l’Healthy Living croato e l’etichetta a semaforo inglese. Anche l’Italia, nei mesi scorsi, ha proposto una sua etichetta, nota come sistema “a batteria”.
Il report prodotto dal JRC ha valutato gli effetti di queste tipologie di etichettatura sia sui consumatori che sugli operatori del settore alimentare, con una forte attenzione proprio ai consumatori, sia per quanto riguarda preferenze e comprensione dei diversi FOP, sia per le loro implicazioni sulla dieta e la salute (1).
Di fronte ad una scelta amplissima, un sistema FOP può essere d’aiuto per indirizzare i consumatori verso una scelta consapevole e rapida, senza obbligare alla lettura della dichiarazione nutrizionale sul retro (1). Il 60-70% dei consumatori, inoltre, dichiara di essere attratto da questi tipi di etichettatura (1).
Per quanto riguarda l’etichettatura preferita, i risultati non sono univoci, infatti la preferenza accordata dai consumatori tende a combaciare con il sistema di FOP adottato nel Paese stesso in cui viene condotta l’indagine (1).
Tra le tipologie possibili, gli schemi basati su valutazioni nutrizionali o sull’uso di codici-colore migliorerebbero la capacità di identificare opzioni più sane rispetto agli schemi che riproducono semplicemente parte delle informazioni obbligatorie 1). “Nutri-Score” e “semaforo” emergono come le opzioni più comprensibili da tutti gli strati socioeconomici (1).
In merito all’impatto dell’etichettatura FOP sulla riformulazione e l’innovazione di prodotto non vi sono ancora dati sufficienti per trarre conclusioni, ma si tratta sicuramente di un aspetto importantissimo da approfondire (1). Sebbene ad oggi, a causa della difficoltà a stabilire un nesso causale, non esistano prove empiriche che associno l’etichettatura nutrizionale FOP con l’aderenza a una dieta più sana (1), è indubbio l’elevato potenziale di questi strumenti nel contribuire alla promozione della salute. Quello dell’etichettatura front-of-pack resta pertanto un tema di rilievo da presidiare e analizzare anche all’interno di campioni più ampi di popolazione. Uno dei principali limiti del presente report è dato dal fatto che gli studi sui consumatori ad oggi disponibili si basano perlopiù su dati auto-riportati.
- Storcksdieck genannt Bonsmann, S., Marandola, G., Ciriolo, E., van Bavel, R., & Wollgast, J. (2020). Front-of-pack nutrition labelling schemes: a comprehensive review. Publications Office of the European Union.
- Parlamento Europeo & Consiglio Europeo (2011). Regolamento (UE) N. 1169/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio.