È stato sviluppato un metodo per la fortificazione degli alimenti in cui i micronutrienti vengono incapsulati in microparticelle che ne prevengono la degradazione (a causa del calore, ad esempio). È quanto ha realizzato un team di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology con una ricerca i cui risultati sono stati pubblicati su Science Translational Medicine.
Nello specifico, gli scienziati hanno sviluppato delle microparticelle con il polimero BMC, un materiale dalla comprovata sicurezza, stabile in acqua bollente, in grado di dissolversi rapidamente in presenza di acido gastrico e in grado di incapsulare 11 diversi micronutrienti (ferro, iodio, zinco, vitamina A, vitamina B2, niacina, biotina, acido folico, vitamina B12, vitamina C e D) e combinazioni di fino a 4 nutrienti.
Dallo studio è emerso che l’incapsulamento migliora la stabilità dei micronutrienti nei confronti di calore, luce, umidità e ossidazione e che dopo l’ingestione – in base ad un esperimento condotto su modello animale – si verifica un rapido rilascio dei micronutrienti nello stomaco e il conseguente assorbimento intestinale. Sono stati realizzati anche 2 studi clinici su uomo: il primo su 20 volontari ai quali è stato somministrato porridge di mais contenente ferro incapsulato in microparticelle e il secondo su 24 partecipanti che hanno invece consumato del pane fortificato allo stesso modo. Nel primo studio chi consumava il mais fortificato assorbiva, diversamente da quanto sperato, meno della metà del ferro assorbito se non incapsulato. Nel secondo studio le microparticelle sono state quindi riformulate scoprendo che aumentando la percentuale di solfato di ferro dal 3% al 18% si potrebbero raggiungere tassi di assorbimento simili a quelli ottenuti con il ferro non incapsulato.
Questa tecnica potrebbe rappresentare un valido aiuto per contrastare le carenze nutrizionali soprattutto nei Paesi in Via di Sviluppo, dove questi deficit hanno enormi ripercussioni su crescita e malattie e sono uno dei maggiori problemi di salute pubblica. Sebbene la fortificazione “classica” possa essere d’aiuto nel contrastare queste problematiche, è importante infatti considerare che alcuni fattori tra cui il calore durante la cottura possono degradare le vitamine e limitarne un adeguato assorbimento.
Aaron C. Anselmo, Xian Xu, Simone Buerkli, Yingying Zeng, Wen Tang, Kevin J. McHugh, Adam M. Behrens, Evan Rosenberg, Aranda R. Duan, James L. Sugarman, Jia Zhuang, Joe Collins, Xueguang Lu, Tyler Graf, Stephany Y. Tzeng, Sviatlana Rose, Sarah Acolatse, Thanh D. Nguyen, Xiao Le, Ana Sofia Guerra, Lisa E. Freed, Shelley B. Weinstock, Christopher B. Sears, Boris Nikolic, Lowell Wood, Philip A. Welkhoff, James D. Oxley, Diego Moretti, Michael B. Zimmermann, Robert Langer, Ana Jaklenec. A heat-stable microparticle platform for oral micronutrient delivery. Science Translational Medicine, 2019; 11 (518): eaaw3680 DOI: 10.1126/scitranslmed.aaw3680