Si definisce infertilità l’incapacità di concepire dopo un anno di rapporti non protetti. Circa il 15% delle coppie in età riproduttiva ha difficoltà nel raggiungere una gravidanza. I problemi di infertilità colpiscono circa 1 persona su 6 a livello globale, sia maschi che femmine; purtroppo, però, sebbene l’infertilità nel 50% delle coppie sia dovuta a problemi maschili, rimane un peso principalmente per le donne.
Fattori di rischio legati all’età e allo stile di vita
L’infertilità è molto spesso collegata alla tendenza attuale di posticipare la gravidanza, per motivi personali, di studio, di lavoro o di instabilità economica, ma la durata della vita riproduttiva non è cambiata per le donne adeguandosi alle aspettative di vita. La fertilità femminile diminuisce rapidamente dopo i 35 anni e più si va avanti con l’età più le probabilità di riuscire a concepire si abbassano. Altri aspetti molto importanti correlati con la fertilità sono il peso corporeo (condizioni di sovrappeso, sottopeso e obesità sono dannose per la salute e influenzano anche la fertilità) e la dieta.
Dieta e fertilità: L’approccio mediterraneo
Una dieta adeguatamente bilanciata favorisce la fertilità; l’alimentazione dovrebbe essere controllata sia a livello quantitativo che qualitativo, perché una dieta sregolata ha effetti negativi sulla capacità di concepire. Il modello alimentare occidentale ricco di grassi saturi, cibi altamente processati e carboidrati raffinati è sfavorevole per la fertilità, mentre la dieta mediterranea ricca di verdura, pesce grasso, latticini e olio extravergine d’oliva sembra avere effetti positivi. Nelle donne in età fertile, seguire una dieta ad impronta mediterranea può aiutare a prevenire l’aumento di peso e a migliorare la sensibilità all’insulina, elementi che aumentano le probabilità di concepire. Questa correlazione è dovuta all’influenza diretta dell’insulina sulla funzionalità ovarica: una buona sensibilità all’insulina e un corretto equilibrio del metabolismo del glucosio sono aspetti chiave per sostenere un’ovulazione regolare e migliorare la capacità riproduttiva nelle donne. Di conseguenza, adottare un regime alimentare equilibrato come quello mediterraneo può favorire un ambiente ormonale più propizio al concepimento.
Ruolo degli antiossidanti nella fertilità
Lo stress ossidativo è un fattore determinante nel rischio di infertilità, rendendo fondamentale il ruolo degli antiossidanti nel favorire una corretta funzione ovulatoria. Questi composti non solo sono importanti per l’ovulazione femminile, ma risultano anche strettamente collegati al miglioramento della qualità dello sperma maschile, in particolare per quanto riguarda la motilità e la fertilità complessiva. Anche in questo contesto, la dieta mediterranea rappresenta un modello nutrizionale ideale, in quanto fornisce un’ampia gamma di nutrienti antiossidanti, come vitamine, minerali e acidi grassi essenziali (trovati nell’olio EVO, nella frutta, nella verdura e anche nei carboidrati integrali), che hanno dimostrato effetti benefici sia sulla salute riproduttiva femminile che su quella maschile, migliorando la vitalità e la motilità degli spermatozoi. La dieta occidentale, invece, ha effetti negativi sull’ovulazione e sulla qualità dello sperma. I principali elementi di questo modello alimentare dannoso includono carboidrati ad alto indice glicemico, dolci, bevande zuccherate, eccessivo consumo di proteine animali, in particolare carne rossa e lavorata, insieme a elevate quantità di acidi grassi saturi e trans. Questa dieta è anche caratterizzata da un basso apporto di alimenti salutari, come frutta e verdura fresca, fibre, vitamine, cereali integrali, pollame magro e pesce. Ad aggiungersi alla dieta anche uno stile di vita attivo e l’attività fisica sono stati strettamente correlati con la fertilità sia nell’uomo che nella donna.
Articolo a cura di
Federica Ballarini