Riportare in etichetta indicazioni sull’attività fisica necessaria per bruciare le calorie assunte con un dato alimento contribuirebbe a ridurne il consumo. È quanto emerge da una metanalisi della Loughborough University nata con l’obiettivo di valutare l’efficacia del sistema di etichettatura PACE (Physical Activity Calorie Equivalent), un tipo di etichettatura – già preso in esame in passato dalla Royal Society for Public Health inglese – che prevede di riportare in etichetta il contenuto calorico insieme all’indicazione relativa ai minuti di camminata a passo svelto o corsa necessari a consumare le calorie assunte con quell’alimento.
Per valutare l’efficacia di questo sistema, i ricercatori hanno analizzato 14 studi che avevano confrontato il sistema PACE con l’etichettatura tradizionale o con l’etichettatura priva di informazioni di questo tipo. In base ai risultati, il modello PACE influirebbe significativamente sulle scelte di acquisto in favore dei prodotti meno calorici, determinando una riduzione di circa 65 kcal a pasto, per un totale giornaliero di 195 kcal ‘risparmiate’ (considerando 3 pasti e 2 spuntini). Secondo gli autori dello studio, infatti, molte persone non capirebbero il reale impatto dei valori nutrizionali attualmente riportati in etichetta sul bilancio energetico, mentre le indicazioni sull’attività fisica potrebbero essere più efficaci nel ridurre i consumi ed incentivare l’attività fisica regolare.
Nonostante i risultati incoraggianti, soprattutto in un’ottica di prevenzione dell’obesità, sarebbero necessari più studi per valutare l’efficacia in contesti reali di scelta, ad esempio all’interno di supermercati o di ristoranti, come evidenziato dagli stessi autori.
Daley, A., McGee, E., Bayliss, S., Coombe, A., & Parretti, H. (2019). The effects of physical activity calorie equivalent food labelling to reduce food selection and consumption: systematic review and meta-analysis of randomised controlled studies. Journal of Epidemiology and Community Health.
Purtroppo è ancora utopia andare oltre al contenuto calorico. Comunque, molto meglio questo sistema dell’aberrante Nutri-score francese.