La distrazione a tavola: effetti e conseguenze

Grazie a smartphone, computer e televisore, siamo costantemente connessi con il mondo esterno e molto spesso questo comportamento accompagna anche il momento dei pasti. Un team di ricercatori di 3 diverse università olandesi ha studiato i meccanismi neurocognitivi connessi a questo modo di mangiare, che potremmo definire “mindless eating”, riscontrando un’attenuazione della percezione gustativa e possibili consumi alimentari maggiori in queste circostanze.

Per valutare come la distrazione potesse influenzare i consumi alimentari, i ricercatori hanno coinvolto 41 adulti normopeso e in salute. Durante 2 sedute distinte, ai soggetti veniva somministrata una bevanda dolce, oppure una meno dolce, isocaloriche, oppure una soluzione insapore (control test), nel corso di attività più o meno distraenti a seconda delle sedute. Per ‘standardizzare’ la fame, tutti dovevano astenersi dal bere bevande zuccherate nelle 6 ore antecedenti il test, mentre era richiesto di consumare una specifica bevanda a base yogurt 3 ore prima.

Durante il test, i soggetti erano monitorati tramite risonanza magnetica funzionale (fMRI). Al termine visionavano un documentario per circa 30 minuti e poi potevano consumare uno snack “fino a sazietà”.

In base ai risultati dell’fMRI, la distrazione è risultata ridurre i processi neuronali associati all’elaborazione del gusto a livello dell’insula, modificando anche l’attitudine a consumare più cibo nella fase successiva. A questo proposito, consumare i pasti prestando attenzione all’atto del mangiare e ai bisogni del proprio corpo potrebbe essere una valida strategia negli interventi finalizzati alla prevenzione e al trattamento del sovrappeso. Sugli stessi presupposti si basa anche la cosiddetta mindful eating, una pratica incentrata sull’aumento della consapevolezza durante l’alimentazione. È già stato visto come gli interventi alimentari che puntano su un consumo consapevole possano aiutare a ridurre gli episodi di binge eating. La stessa pratica potrebbe essere un approccio pratico utile anche nel controllo del peso.

  1. Duif, I., Wegman, J., Mars, M. M., de Graaf, C., Smeets, P. A., & Aarts, E. (2020). Effects of distraction on taste-related neural processing: a cross-sectional fMRI study. The American journal of clinical nutrition, 111(5), 950-961.
  2. Warren, J. M., Smith, N., & Ashwell, M. (2017). A structured literature review on the role of mindfulness, mindful eating and intuitive eating in changing eating behaviours: effectiveness and associated potential mechanisms. Nutrition research reviews, 30(2), 272-283.
  3. Fuentes Artiles, R., Staub, K., Aldakak, L., Eppenberger, P., Rühli, F., & Bender, N. (2019). Mindful eating and common diet programs lower body weight similarly: Systematic review and meta‐analysis. Obesity Reviews, 20(11), 1619-1627.