L’obesità è un fenomeno dalle dimensioni epidemiche: costituisce un problema di salute pubblica a livello mondiale e, ad oggi, colpisce in maniera crescente anche le fasce più fragili della popolazione, come bambini e anziani. L’entità del fenomeno coinvolge tanto la sfera privata quanto quella pubblica e, pertanto, deve essere affrontato in modo univoco e comune.
Il Ministero della Salute, a tal proposito, ha redatto le “Linee di indirizzo per la prevenzione e il contrasto del sovrappeso e dell’obesità”: un documento che fornisce elementi di policy intersettoriali basati su interventi coordinati a differenti livelli (socioculturali, ambientali, relazionali), al fine di garantire una corretta gestione dei soggetti obesi.
Le patologie correlate
Il percorso preventivo diagnostico terapeutico assistenziale (PPDTA) è uno strumento di riferimento per le Regioni per facilitare e sostenere la riorganizzazione dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura dei servizi sanitari impegnati nel contrasto del sovrappeso e obesità.
Si tratta di un approccio multidimensionale che assicura iniziative di promozione di salute e prevenzione, offrendo prestazioni in grado di rispondere ai differenti bisogni del paziente in sovrappeso o obeso, nelle diverse fasce d’età. Il PPDTA ha il ruolo aumentare la collaborazione tra professionisti sanitari con competenze diverse ma funzionali al miglioramento dello stato di salute (sia psicologico che fisico) del paziente.
Nell’approccio all’obesità è necessario tenere in considerazione più livelli di prevenzione :
- prevenzione primaria, finalizzata a ridurre l’incidenza dell’obesità, a sua volta suddivisibile in prevenzione primaria “universale” rivolta alla totalità della popolazione, e prevenzione primaria “selettiva” rivolta a gruppi a rischio (es. figli di uno o entrambi i genitori con obesità, adulti e anziani sedentari);
- prevenzione secondaria, dedicata a soggetti in sovrappeso o già obesi e/o con comorbidità associate.
L’attuale contesto epidemiologico, caratterizzato da un’elevata prevalenza di obesità in tutte le fasce di età, rende necessario un approccio preventivo “life course” con l’obiettivo di promuovere sani stili di vita, individuare precocemente i soggetti a rischio e prevenire le eventuali complicanze clinico-metaboliche legate all’eccesso ponderale.
L’approccio life course- secondo gli obiettivi del PNP (Piano Nazionale di Prevenzione) – prevede interventi a partire dai primi 1000 giorni e lungo tutto il corso della vita per rimuovere le cause che impediscono ai cittadini scelte di vita salutari.
Salute riproduttiva, allattamento al seno sono tra le principali linee di intervento sulle primissime fasi di vita. Luoghi di aggregazione come la scuola e il lavoro ricoprono un ruolo chiave nell’educazione (o rieducazione) a stili di vita corretti basati su diete equilibrate (Dieta Mediterranea) e attività fisica. L’ambiente urbano e famigliare, insieme alle condizioni economiche e socio-culturali costituiscono un fattore di vitale importanza per la prevenzione, e gestione, dell’obesità.
Nel documento vengono identificati percorsi ad hoc sia per bambini/adolescenti che per adulti e anziani. Ogni fascia di età la patologia può comportare complicanze differenti, di conseguenza anche gli approcci preventivi, diagnostici e terapeutici seguono indicazioni specifiche.
In entrambi i casi i percorsi sono strutturati in base al livello della diagnosi e al grado di rischio di malattie correlate. Gli interventi coinvolgono tutto il nucleo famigliare, in particolar modo per i pazienti più giovani, in cui il ruolo della famiglia è fondamentale nel determinare le scelte alimentari e la propensione all’attività fisica.
Per gli adulti, in alcuni casi, a seguito della valutazione da parte di un’equipe multidisciplinare, il paziente potrebbe essere indirizzato verso la chirurgia bariatrica, le cui procedure sono indicate in dettaglio nel documento ministeriale.
La diagnosi
Un corretto inquadramento diagnostico è il presupposto fondamentale per individuare le persone da indirizzare ai PPDTA.
Diagnosi di primo livello in adulti e anziani:
- Indice di Massa Corporea: normopeso per un IMC ≥ 18,5 kg/m2 e < 25 kg/m2 , sottopeso se < 18,5 kg/m2 , in sovrappeso se ≥ 25 kg/m2 e obeso se ≥ 30 kg/m2 . in età geriatrica è necessario tenere conto della riduzione della statura e l’aumento percentuale di massa grassa rispetto alla massa totale.
- Circonferenza Corporea: in particolare di vita e fianchi. A valori della circonferenza della vita superiori a 80 cm nella donna e a 94 cm nell’uomo si osserva un aumento della probabilità di sviluppare patologie, quali il diabete, malattie cardiovascolari e tumori.
- Rapporto circonferenza vita e circonferenza fianchi: descrive la distribuzione del tessuto adiposo e dovrebbe essere inferiore a 0,90 per gli uomini e 0,85 per le donne.
- Pressione Arteriosa.
Diagnosi di primo livello pediatrica:
- Indice di Massa Corporea- Curve di Crescita: la diagnosi di pre-obesità ed obesità si basa sull’utilizzo dei percentili del rapporto peso/lunghezza, fino ai 24 mesi di età, modello z-score (numero di deviazioni standard) dai 3 ai 19 anni di età.
- Indice di Massa Tri ponderale.
- Pressione arteriosa.
Diagnosi di secondo livello:
- Analisi Bioimpedenziometrica (BIA).
- Dual Energy X Ray Absorptiometry (DXA) misura la massa grassa, magra ed ossea, intera e distrettuale, l’utilizzo è preferibile nei pazienti con un IMC> 35 Kg/m2 e < 16 kg/ m2.
- Handgrip test: test di forza per valutare possibile sarcopenia
- Analisi ematochimiche
Definizione del fenotipo obeso adulti e anziani:
- Sindrome normopeso obeso
- Normopeso obeso metabolicamente malato
- Obeso metabolicamente sano
- Obeso sarcopenico
- Obeso osteosarcopenico
Classificazione obesità pediatrica:
- Normo peso
- Pre obeso
- Pre obeso- cluster rischio cardio metabolico
- Obeso
- Obeso- cluster rischio cardio metabolico