La storia della patata in Europa inizia nella seconda metà del ‘500. Eppure, nonostante la sua “età”, questo alimento si adatta perfettamente alle attuali esigenze alimentari e di vita della popolazione, in evoluzione: la ricerca di prodotti poco processati e “naturali” e una maggiore attenzione a ciò che si mette nel piatto, in termini di qualità, nutrizione e sostenibilità, sono all’ordine del giorno.
UN ‘TESORO’ NUTRIZIONALE – La patata soddisfa numerose necessità nutrizionali della popolazione e può essere considerata un’alternativa valida ai cereali. È infatti una fonte di carboidrati complessi e vanta un profilo nutrizionale simile a quello di pasta e riso, ma con due differenze importanti.
Valore energetico inferiore – Una porzione di patate, nelle quantità raccomandate dalle Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana (200 g rispetto agli 80 g di pasta e riso) apporta il 40% in meno di calorie rispetto alle altre due fonti di carboidrati considerate (170 kcal contro rispettivamente 282 kcal e 266 kcal).
Apporto di vitamine e minerali – In confronto a pasta e riso, una porzione di patate fornisce quantitativi superiori di vitamine, sali minerali e fibre. La patata copre inoltre il 38% del Valore Nutritivo di Riferimento (VNR) giornaliero per l’adulto di vitamina C, il 63% di vitamina B6, il 35% di acido folico, il 31% di niacina e il 57% di potassio, apportando anche una buona quantità di magnesio.
Le moderne tecniche agronomiche hanno permesso di arricchire ulteriormente e naturalmente le qualità nutrizionali della patata. La patata Selenella, per esempio, copre il 33% dei VNR di selenio, rispetto al 4% della pasta e al15% del riso. Questo grazie a un sistema di fertilizzazione per via fogliare, brevettato, che fa sì che la patata assorba il selenio naturalmente durante la crescita, rendendolo altamente assimilabile all’organismo umano. Un arricchimento naturale importante, se si considera che il selenio contribuisce alla protezione delle cellule dal danno ossidativo e al buon funzionamento del sistema immunitario, e che la nostra alimentazione non sempre riesce a coprirne il fabbisogno.
UN ALIMENTO ADATTO A TUTTI – La patata è un alimento saziante che non contiene glutine, adatto anche per la dieta dei bambini. Secondo uno studio condotto nel 2011 su una popolazione di bambini e adolescenti americani, il consumo di patate incrementa i livelli di potassio, fibre e Vitamina C assunti e senza influire sulle porzioni di verdura consumate. Economicità e versatilità la rendono idonea per gli stili di vita moderni, caratterizzati dalla scarsità di tempo e da una spesa alimentare in calo.
UNA RISORSA SOSTENIBILE – Non da ultimo, la patata appare virtuosa anche in tema di sostenibilità: la sua filiera produttiva ha un impatto ambientale ridotto e permette inoltre di ridurre quasi a zero gli sprechi, grazie ai numerosi riutilizzi degli scarti. Vanta infatti un basso consumo di suolo per calorie prodotte, un limitato utilizzo delle risorse idriche e un ridotto impatto ambientale in termini di CO2 immessa nell’atmosfera. Le bucce invece possono essere riutilizzate in cucina, nel giardinaggio e per la produzione di energia da biomasse.
Il Consorzio Patata Italiana di Qualità nasce nel 2002 con l’obiettivo di valorizzare il prodotto e garantire la tutela degli interessi dell’intera filiera e del territorio bolognese: ricerca dell’eccellenza qualitativa, tracciabilità della filiera, sostenibilità e innovazione sono i pilastri fondanti delle attività consortili. Oggi il consorzio annovera 13 soci, cui fanno capo circa 320 produttori per circa 50.000 tonnellate di patate.