Diversi studi mostrano come l’attività fisica possa ridurre la sensazione di fame, il potenziale consumo di cibo e i livelli di grelina, uno degli ormoni coinvolti nella regolazione della sazietà, mentre ci sono meno evidenze in merito alla relazione tra attività fisica e percezione gustativa. Una recente review, pubblicata su Nutrients, ha fatto il punto: ecco cosa è emerso.
La review ha analizzato 13 paper, per un totale di 1.608 individui provenienti da Canada, Cina, Irlanda, Israele, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Stati Uniti e Regno Unito. La maggior parte degli studi sono stati condotti su persone sane normopeso, ma alcuni includevano anche partecipanti obesi, malati o atleti. Per quanto riguarda l’attività fisica, sono stati considerati ad esempio: sessioni di tapis roulant, circuiti, mezze maratone, escursionismo, jogging e partite di pallacanestro.
Per indagare la percezione gustativa relativamente ai 5 gusti – dolce, salato, acido, umami e amaro – sono stati presi in considerazione 3 parametri: intensità con cui il gusto viene percepito dal soggetto, sensibilità, ovvero la soglia di concentrazione necessaria affinché il gusto possa essere percepito da un soggetto, e infine la preferenza, il parametro più soggettivo, valutato per mezzo di indici quali gradevolezza, gustosità, concentrazione ideale e appetibilità.
In base ai risultati, è emersa una percezione maggiore e più intensa del gusto dolce e del gusto umami dopo l’attività fisica. Al contrario, per il gusto salato, intensità e sensibilità diminuivano complessivamente dopo l’attività fisica. Anche per il gusto acido, dopo l’attività fisica, l’intensità diminuiva. Per il gusto amaro, non sono stati ottenuti risultati significativi.
Per quanto riguarda le preferenze alimentari, è stato rilevato un aumento della preferenza per il gusto salato, durante e subito dopo l’attività fisica, del gusto dolce, dopo un’attività fisica leggera (al contrario, la preferenza per il gusto dolce si riduceva dopo un’attività fisica intensa) e del gusto salato, anche in questo caso nella fase successiva all’attività fisica. Calava invece la preferenza per l’umami dopo l’attività fisica.
L’analisi della relazione esistente tra esercizio fisico e percezione gustativa potrebbe aprire la strada allo studio di nuovi metodi di prevenzione e cura degli squilibri energetici. Sebbene da questa review siano emerse interessanti prove, considerata l’eterogeneità degli studi, sarebbe importante standardizzare le metodiche impiegate al fine di produrre risultati significativi e riproducibili anche in futuro.
Gauthier, A. C., Guimarães, R. D. F., Namiranian, K., Drapeau, V., & Mathieu, M. E. (2020). Effect of Physical Exercise on Taste Perceptions: A Systematic Review. Nutrients, 12(9), 2741.