Il ritmo circadiano controlla i cicli sonno-veglia, la fame e molti altri processi fisiologici e la sua alterazione è associata a una serie di disordini fisiopatologici. Un nuovo studio si è posto l’obiettivo di valutare l’influenza dello stile di vita nella de-regolazione del ritmo circadiano, con i relativi effetti sulla salute legati alla dieta. Simulando su due gruppi di topi ciò che avviene “lavorando su turni” e somministrando ad entrambi i gruppi una dieta High Fat (20% di energia da carboidrati, 60% da grassi, 20% da proteine), sono emersi interessanti risultati:
– l’alterazione dei cicli luce-buio (simile al lavoro su turni) deregolerebbe i ritmi circadiani, peggiorando il quadro infiammatorio: nei topi sottoposti a questa condizione aumentavano significativamente macrofagi e citochine pro-infiammatorie rispetto agli altri;
– mentre al baseline non vi erano differenze significative di peso corporeo nei due gruppi, quando sottoposti ad “High Fat Diet”, il peso corporeo, l’insulino-resistenza e la tolleranza al glucosio peggioravano significativamente nei topi del gruppo con i cicli luce-buio alterati.
Se confermati nell’uomo, questi risultati individuano le alterazioni dei ritmi circadiani, come quelle imposte dal lavoro su turni ad esempio, quali determinanti delle situazioni infiammatorie che amplificano, a loro volta, gli effetti di modelli dietetici scorretti e favoriscono squilibri metabolici alla base di patologie come obesità e diabete.
Sam-Moon Kim, Nichole Neuendorff, Robert C. Alaniz, Yuxiang Sun, Robert S. Chapkin, and David J. Earnest. (2018). Shift work cycle-induced alterations of circadian rhythms potentiate the effects of high fat diet on inflammation and metabolism. The FASEB Journal.