Le evidenze riguardanti l’associazione tra il peso della donna in gravidanza e il rischio di malattie allergiche infantili sono al momento contrastanti e poco chiare. Per questo, una nuova ricerca pubblicata su JAMA ha esaminato tale relazione, per valutare se il peso della donna gravida potesse avere un impatto su patologie come asma, respiro sibilante, rinite allergica, eczema, allergia agli alimenti e ai farmaci.
Questo studio trasversale ha utilizzato lo Shanghai Children Allergy Study (SCAS), un’ampia survey di popolazione, con 15.145 coppie madre-figlio: di questi, 8.877 bambini, di età compresa tra 3 e 14 anni, sono stati anche sottoposti a screening per malattie allergiche, che sono state indagate attraverso il questionario International Study of Asthma and Allergies in Childhood. È stato indagato il peso delle madri prima della gravidanza e al momento del parto e l’aumento ponderale è stato valutato con riferimento alle linee guida dell’Institute of Medicine.
I risultati suggeriscono che un incremento ponderale in gravidanza eccessivo è associato a maggiori rischi allergici nel bambino, in particolare: 19% per asma e respiro sibilante, 11% per rinite allergica, 10% per eczema e 12% per allergie a cibi o farmaci. Nel caso di donne in stato di sovrappeso o obesità prima della gravidanza, un incremento ponderale estremamente al di sopra delle linee guida si associa al più alto rischio di asma, rinite allergica ed eczema. Nel caso di donne normopeso prima della gravidanza, un incremento ponderale al di sotto delle linee guida è risultato invece associato a un rischio ridotto del 13% per asma e respiro sibilante, dell’11% di rinite allergica, del 14% di eczema e del 15% di allergie a cibi o farmaci.
In conclusione, questo studio suggerisce che, per affrontare la sfida dell’aumento delle allergie infantili, potrebbe essere necessario considerare anche la gestione del peso prima e durante la gravidanza. Inoltre, come ricorda lo studio, la patogenesi delle malattie allergiche potrebbe essere legata anche a un’alimentazione materna non ottimale: per esempio, le diete ad alto contenuto di grassi, che portano a un incremento ponderale eccessivo, avrebbero maggiori probabilità di abbassare i livelli sierici di vitamina D, aumentando il rischio di allergie infantili.
Chen, Y., Zhu, J., Lyu, J., Xia, Y., Ying, Y., Hu, Y., Qu, J., Tong, S., & Li, S. (2020). Association of Maternal Prepregnancy Weight and Gestational Weight Gain With Children’s Allergic Diseases. JAMA network open, 3(9).