Domenica 4 febbraio sarà la Giornata Mondiale contro il Cancro, una ricorrenza annuale che impegna tutti a una riflessione su quali siano stati i passi avanti nella cura e nel trattamento dei pazienti affetti da tumori e di quali siano ancora tutte le sfide da vincere in questo ambito.
Certamente, con una rapidità mai vista prima, la ricerca continua a offrire nuove armi e strategie per contrastare le patologie tumorali, ma ancora troppo spesso ci si dimentica che questo è solo uno dei punti che concorrono alla diminuzione della letalità del cancro.
Infatti, emerge sempre più dagli studi, come attuare un’attenta prevenzione primaria possa fare davvero la differenza: non ci stancheremo mai di ricordare come l’attenzione allo stile di vita e la consapevolezza dei nostri comportamenti individuali hanno un ruolo fondamentale in questa battaglia. Smettere di fumare, fare più esercizio fisico, prestare attenzione alla nostra dieta e un maggiore controllo della propria salute è il mantra che vogliamo ripetere in questa giornata!
Tumori in calo, ma giovani a rischio.
Da un recente studio tutto europeo (1) è emerso che sì, è vero, il cancro sta frenando la sua ascesa! Nel 2024, si registra una diminuzione dei tassi di mortalità prendendo in esame tutti i tipi di tumori: del 6,5% per gli uomini, del 4% per le donne, rispetto al 2018. Purtroppo, però la tendenza non è reale su tutte le forme tumorali, che mostrano andamenti spesso contrastanti in base a tipologia e fascia di età colpite.
Dall’analisi effettuata i ricercatori hanno osservato che sono proprio i più giovani ad abbassare la media. Per la fascia 25-49 anni, per esempio, il rischio di sviluppare cancro del colon-retto (globalmente il più letale per i non-fumatori) risulta in aumento sin dal 2000. (1).
Tra le cause c’è sicuramente l’abuso di alcolici e superalcolici molto diffuso nella cultura del nord/nord-est Europa, si stima che un consumo maggiore di 1 drink al giorno possa portare a un rischio molto elevato di sviluppare il cancro del colon-retto (2).
Un altro fattore di rischio su cui possiamo lavorare nel quotidiano è semplicemente la dieta: i dati confermano come soprattutto nelle fasce d’età più giovani, l’alimentazione gioca un ruolo importante nell’aumento del rischio di colon-retto. Nello specifico una dieta carente di latticini e fibre accompagnata da una smodata consumazione di carni rosse e processate, oltre ad essere un generale rischio per la salute, rappresenta una potenziale bomba ad orologeria per lo sviluppo del cancro (3) (4).
Bibliografia
- Santucci, C. et al (2024). European cancer mortality predictions for the year 2024 with focus on colorectal cancer. Annals of oncology : official journal of the Eur.
- Fedirko, V. et al (2011). Alcohol drinking and colorectal cancer risk: an overall and dose-response meta-analysis of pub.
- Liang, Y. et al (2023). Distributions and Trends of the Global Burden of Colorectal Cancer Attributable to Dietary Risk Factors over the Past 30 Years. Nutrients, 16(1), 132.
- Zhu, Z. et al (2023). Association between dietary factors and colorectal serrated polyps: a systematic review and meta-analysis. Frontiers in nutrition, 10, 1187539.