L’adesione ad uno stile di vita sano durante la mezza età è associata ad una più lunga aspettativa di vita senza malattie croniche come diabete, malattie cardiovascolari e cancro: è quanto emerge da uno studio prospettico di coorte condotto dal Dipartimento di Nutrizione di Harvard e recentemente pubblicato dal British Medical Journal.
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno rilevante su scala globale ed è tipicamente accompagnato da un aumento delle malattie non trasmissibili che, in Italia, colpiscono il 53% dei soggetti tra 55 e 59 anni e l’85% degli ultra 75enni (1). L’impatto sulla salute dei fattori di rischio modificabili (fumo, alimentazione, attività fisica) è da tempo noto e si stima possa contribuire fino al 60% dei decessi prematuri e alla riduzione dell’aspettativa di vita. Il presente studio è stato condotto per analizzare l’effetto combinato di molteplici fattori di rischio sull’aspettativa di vita in salute (2).
Lo studio ha valutato prospetticamente, con follow-up biennali, un totale di 111.562 soggetti, afferenti alle coorti Nurses’ Health Study (NHS) e Health Professions Follow-up Study (HPFS), attribuendo a ciascun soggetto un punteggio funzione di 5 fattori: dieta, attività fisica, indice di massa corporea, consumo di alcol e abitudine al fumo. In particolare, è stato assegnato 1 punto per l’adozione di ciascuno dei seguenti atteggiamenti a basso rischio:
- qualità della dieta superiore al 40% (misurata secondo la scala Alternate Healthy Eating Index);
- attività fisica moderata o vigorosa, pari o superiore a 30 minuti al giorno;
- indice di massa corporea compreso nell’intervallo 18,5-24,9;
- consumo di alcol non superiore a 5-15 g al giorno, per le donne, e 5-30 g al giorno, per gli uomini;
- non fumatori.
Anzitutto è emerso come a 50 anni, l’aspettativa di vita aumentava con l’aumentare del punteggio totalizzato, facendo guadagnare complessivamente quasi 10 anni alle donne con il miglior stile di vita (da 31,7 anni per quelle con punteggio 0 a 41,1 anni in quelle con punteggio 5) e circa 9 anni agli uomini con il miglior stile di vita (da 31,3 anni per quelli con punteggio 0 a 39,4 anni in quelli con punteggio 5).
Anche l’aspettativa di vita senza cancro, malattie cardiovascolari e diabete era più alta per chi aveva uno stile di vita sano, cioè coloro che adottavano tutti gli atteggiamenti a basso rischio (punteggio pari a 5), in particolare di oltre 7 anni nel caso degli uomini e oltre 10 nel caso delle donne (23,5 e 23,7 anni rispettivamente per gli uomini e le donne con punteggio pari a 0, mentre 31,1 e 34,4 per gli uomini e donne con punteggio pari a 5)(2).
Sebbene il rischio di malattie aumenti con l’età, l’adozione di un stile di vita sano, che include una regolare attività fisica, una sana alimentazione ed eviti il fumo contribuiscono notevolmente a ridurre il rischio. È fondamentale, in questo senso, ricordare anche l’importanza di altre misure preventive come gli screening per il tumore del seno, della cervice uterina e del colon retto e il diabete (3).
- Istituto Nazionale Di Statistica Istituto Superiore Di Sanità, (2017). Annuario ISTAT 2017. Istituto Nazionale di statistica.
- Schoufour, J., Li, Y., Wang, D., & Klodian, D. (2019). Healthy lifestyle and life expectancy free of cancer, cardiovascular disease, and type 2 diabetes: prospective cohort study. The BMJ.
- EpiCentro – Il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, (2014). Invecchiare è un privilegio e una meta della società. È anche una sfida, che ha un impatto su tutti gli aspetti della società del XXI secolo.