Minore rischio di tumori cutanei per chi segue la Dieta Mediterranea: sono questi i risultati in sintesi di uno studio francese condotto su 98.995 donne.
Nonostante i benefici di un regime dietetico di tipo mediterraneo siano molteplici e noti da tempo, un solo studio ne aveva analizzato sino ad ora la possibile associazione con il rischio di tumori cutanei – la tipologia di tumori più diffusi al mondo la cui incidenza è peraltro aumentata negli ultimi decenni – prendendo tuttavia in esame soltanto i melanomi.
Questo studio neo-pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition ha analizzato un campione di 98.995 donne tra i 40 e i 65 anni nelle quali è stato valutato il consumo di alimenti con Food Frequency Questionnaire, calcolando poi l’aderenza alla Dieta Mediterranea. Le partecipanti dovevano riportare eventuali casi di tumori cutanei, includendo sia melanomi che carcinomi basocellulari che carcinomi a cellule squamose, e rispondere a domande sulla sensibilità al sole, la quantità di nei e lentiggini, il colore della pelle e dei capelli, la storia famigliare di tumori cutanei, il livello di educazione.
In base ai risultati ottenuti, una maggiore aderenza alla Dieta Mediterrenea (punteggio 6-9 VS punteggio 0-3) è risultata associata inversamente e linearmente al rischio di cancro, sia nel caso dei melanomi che dei carcinomi basocellulari, mentre non sono state trovate associazioni con i carcinomi a cellule squamose. Le associazioni sono risultate inoltre più forti per i tumori a livello del tronco e degli arti superiori.
Quali sostanze potrebbero essere coinvolte nel meccanismo di protezione? Sicuramente i composti antiossidanti di cui la Dieta Mediterranea è ricca hanno un ruolo importante; a dimostrazione, tra tutte le categorie alimentari analizzate l’elevato consumo di verdure è risultato protettivo.
Mahamat-Saleh, Y. A., Cervenka, I., Savoye, I., Boutron-Ruault, M. C., & Kvaskoff, M. (2018). Mediterranean dietary pattern and skin cancer risk: a prospective cohort study in French women. Revue d’Épidémiologie et de Santé Publique, 66, S272.